Fotocamere di grande formato: un’introduzione dell’Arch. Paolo Biadene

Lunedì 4 dicembre 2023, Paulo Biadene ci ha fatto visita in studio per introdurci nell’affascinante mondo delle fotocamere di grande formato. Paolo, architetto e appassionato fotografo fin da giovane, è sempre stato entusiasta delle fotocamere di grande formato. Come molti di noi, ha iniziato il suo percorso fotografico nell’era della fotografia analogica, quando le fotocamere da 35 mm non erano ancora onnipresenti.

Durante la sua visita, Paolo ci ha regalato una macchina fotografica Sinar di grande formato, un gioiello degli albori della fotografia. Queste fotocamere sono state utilizzate da molti fotografi famosi prima che le fotocamere da 35 mm iniziassero la loro trionfale avanzata. Le fotocamere di grande formato sono caratterizzate da dimensioni, peso e costi associati. Sono costituiti da un corpo con soffietto espandibile e da un dorso per la pellicola piatta, che rende ogni scatto un’esperienza unica.

In passato, le fotocamere di grande formato venivano utilizzate nella fotografia di prodotto, nella fotografia di paesaggio e soprattutto nella fotografia architettonica. Sono stati utilizzati per ottenere un’elevata profondità di campo e per correggere le linee “cadenti” sugli edifici. I negativi utilizzati avevano dimensioni impressionanti di 8×12, 13×18 e 18×24 cm.

La gestione di queste fotocamere richiede molta esperienza. I dispositivi sono pesanti e devono essere installati con un treppiede e altri accessori. Oggi, a causa della loro complessità e dell’elevato impegno richiesto, sono utilizzati solo da appassionati con un debole per la fotografia dei tempi passati.

Oltre alla fotocamera Sinar, Paolo ha citato anche alternative più maneggevoli come la Linhof Technika. Queste fotocamere di grande formato sono più piccole e più facili da usare. Alcuni modelli utilizzano pellicole in rotolo di dimensioni da 6×9 a 9×12 e oltre. È interessante notare che per questi modelli sono disponibili anche dorsi digitali.

La serata con Paolo non è stata solo informativa, ma ha anche stimolato la riflessione. Paolo ha suggerito di organizzare un’escursione fotografica per vedere queste impressionanti macchine fotografiche in azione. Un’offerta che sicuramente è caduta a fagiolo per molti di noi e che promette un’emozionante escursione nel passato fotografico.

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